In allegato il bollettino, del polline, decisamente autunnale. Concentrazioni di alternaria , sempre su valori medi. Presenza costante di parietaria, sia pure su valori medi.


In allegato il bollettino, del polline, decisamente autunnale. Concentrazioni di alternaria , sempre su valori medi. Presenza costante di parietaria, sia pure su valori medi.


Ecco il bollettino della settimana scorsa: le condizioni meteorologiche che hanno interessato la città hanno influenzato lo spettro pollinico. Si registrano valori in calo per la maggior parte delle specie a valenza allergenica. I valori elevati dell’umidità e delle temperatura sono l’ambiente ideale per il proliferare della spora alternaria le cui concentrazioni sono ancora alte.


Ecco il bollettino della scorsa settimana: concentrazioni del polline condizionate dalla stagione estiva ormai agli sgoccioli e dalle precipitazioni che hanno determinato gli abbassamenti di concentrazione, soprattutto per la spora alternarla. Le asteracee, in particolare sono in calo, e possiamo considerare concluso il suo periodo di fioritura.


Ecco il bollettino della settimana scorsa: le prime piogge di “rottura” si sono abbattute sulla città, con i consueti effetti (strade allagate, stazioni metro chiuse, alberi abbattuti etc.). Temperature ancora elevate e umidità favoriscono la presenza delle spore veramente numerose sui vetrini. Da segnalare un valore medio di concentrazione di Ambrosia per San Pietro il 2 settembre. Segue il valore elevato registrato a Tor Vergata la settimana precedente. Le concentrazione delle asteracee è ora in deciso calo. Controllando i valori di Ambrosia in altre città si è potuto osservare come i valori fossero elevati nelle città del centro nord.


Molto interessante la presenza di polline di Ambrosia, che per quasi tutta la settimana ha concentrazione media con un valore più alto a Cipro. Sempre molta alta la concentrazione della spora alternarla. La pioggia tanto attesa è arrivata, ovviamente causando parecchio disagio, allagamenti e crolli di alberi. Dopo tante settimane di siccità la pioggia ha determinato tanta schiuma bianca. Dissentiamo dall’ipotesi formulata in occasione del precedente acquazzone il 18 agosto (https://www.rainews.it/video/2024/08/temporale-a-roma-con-la-pioggia-torna-la-schiuma-bianca-per-le-strade-d384ece2-c249-4e2e-922e-d6bdf82fae68.html). Sull’asfalto di depositano residui di olio, tantissimo materiale organico di origine vegetale, pensate alle montagne di foglie presenti ovunque, ai frutti, ad esempio di platano, ma ancor più a materiale organico di origine animale (parliamo di mammiferi in senso lato), non a caso Carlo Verdoni in un’intervista definiva la città un grande orinatoio a cielo aperto. Tutto questo materiale con la pioggia determina la schiuma, di polline ce n’è pochissimo.


Ecco il primo bollettino del polline dopo la chiusura estiva. Concentrazioni del polline molto basse. Tuttavia, è possibile fare un paio di segnalazioni: la presenza di polline di ambrosia e artemisia, i due generi della famiglia delle asteracee anemofili, molto allergenici. Se artemisia con alcune specie è presente già ad inizio estate, ambrosia è decisamente tardoestiva e autunnale. Sono comparsi anche alcuni granuli di polline di cedro. E’ sempre alta in tutta la città la concentrazione di alternaria, favorita dalle condizioni meteorologiche, temperature ed umidità elevate. La sostituzione dei tamburi dei tre campionatori ha restituito la fotografia dei numerosi incendi che in questa lunga estate hanno interessato la città intera. L’incendio più eclatante è stato quello che ha interessato la collina di Monte Mario. “Much ado about nothing”, il titolo di una commedia di W. Shakespare, che potremmo cambiare in “Molto stupore per nulla”. La lettura dei quotidiani e l’ascolto dei notiziari ha rivelato particolari inquietanti, ad esempio che nella Riserva di Monte Mario furono installati idranti antincendio addirittura nel 1990: https://roma.corriere.it/…/rogo-monte-mario-gli-idranti… Franco Carraro, Francesco Rutelli, Walter Veltroni, Gianni Alemanno, Ignazio Marino, Virginia Raggi, Roberto Gualtieri, più cinque commissari straordinari. E si potrebbero elencare i presidenti della Regione Lazio e di Roma Natura: possibile che non si sia riusciti ad attivarli, possibile che le opere di prevenzione, sfalci, vie tagliafuoco, rimozione delle piante colpite da precedenti incendi o abbattute dalle ultime nevicate non siano state condotte. Personalmente ero stupito che fossimo arrivati a fine luglio senza che quella polveriera prendesse fuoco. Possibile che nessuno si sia accorto dell’insediamento abusivo, a ridosso della sorvegliatissima Corte d’appello, da cui tutte le mattine era possibile vedere uscire gli occupanti con il loro carelli per il rovistaggio quotidiano, scendere pericolosamente sulla panoramica (o via Falcone e Borsellino)?Quante omissioni hanno portato a questo rovinoso incendio, le cui ferite evidenti si vedono da via dei Bastioni di Michelangelo? È quasi un comodo alibi dare le colpe agli occupanti che abitavano là dentro o ai cambiamenti climatici. In un anno in cui le precipitazioni sono notevolmente ridotte, attualmente si aggirano intorno ai trecento millimetri, è evidente come la prevenzione sia lo strumento principale per ridurre il rischio di incendi. Quindi sfalciare la vegetazione incolta, quante volte lo abbiamo segnalato nei post di quest’anno, obbligare anche i privati a curare gli spazi di loro competenza, rimuovere le discariche abusive. Prevenzione e attenta manutenzione costano denaro, occorre pianificarle per tempo, probabilmente non pagano in termini di ritorno elettorali, in alternativa la città può andare, come sta accadendo, in fumo.


Ultimo bollettino del mese di luglio, i prossimi bollettini saranno redatti a fine agosto, e progressivamente caricati sul sito.
Situazione stazionaria con progressivo calo delle concentrazioni delle specie allergeniche, in fiore c’è ben poco.
Sempre elevate le concentrazioni di Alternaria, ma qui è importante il valore dell’umidità.
Le temperature sono molte elevate, ma le consultazioni giornaliere del sito meteoregioneLazio (https://www.meteoregionelazio.it/mappa-live/) che ringraziamo per il servizio che offre, non hanno mai fatto vedere il raggiungimento dei 40 gradi tanto annunciati dentro la città di Roma. Tale valore è stato sfiorato in una stazione orientale e a nord di Roma vicino Montelibretti.
Ciò non significa che non faccia caldo, anzi. Il problema è il tasso di umidità elevato. Se si guardano i grafici relativi ad ogni stazione attiva nella mappa live si può vedere come l’umidità relativa sia sempre piuttosto elevata, non offrendo ristoro la notte. Poi il traffico veicolare, la quantità di aria calda espulsa dai condizionatori, e un verde in gran parte poco verde fanno il resto.
Buone vacanze


Ecco il bollettino della scorsa settimana, seguirà poi quello precedente. Concentrazioni tutte in calo, restano ancora a concentrazione media le poacee e il castagno, ma non in tutti e tre i siti. Decisamente più importate la concentrazione di Alternaria, caldo e umidità, determinano le condizioni ideali per la sua proliferazione. Verrebbe quasi voglia di aprire una rubrica dal titolo non originale: “Invito alla lettura”. Potrebbe anche chiamarsi “da un’altra prospettiva”.
Questa settimana suggeriamo il post di Luigi Mariani pubblicato su Agrarian Sciences, buona lettura.
https://www.agrariansciences.it/2024/07/adattamento-urbano-al-clima-che-cambia.html
Viene facile constatare le stesse problematiche anche per la città di Roma. Quello che sicuramente non è facile da comprendere è come sia stato possibile raggiungere lo stato di degrado urbano a cui siamo arrivati. Il confronto con le altre città europee è mortificante: viene da domandarsi se siamo degni di vivere in una città bella come Roma, che meriti abbiamo per stare qui? Immagino si possano dare decine di risposte tecniche, analisi sullo stato dei servizi pubblici, attribuzione di colpa ai governi nazionali e locali che si sono succeduti nel corso degli ultimi 20 -30 anni, ma sembra sia venuta meno la passione per la res pubblica, si sia smarrito il senso del lavoro, per cui la manutenzione cittadina, ma vale per tutti gli ambiti, non sia permeata dalla coscienza di fare un lavoro che va oltre il gesto stesso, passare una scopa, tagliare l’erba di un aiuola, annaffiare un albero hanno un valore più grande, si contribuisce al bene comune.




Con un po’ di ritardo ecco il bollettino settimanale. Non c’è molto di nuovo da segnalare, se non l’aumento in tutta la città della concentrazione di Alternaria. Per il resto ovunque è presente il perdurare del calo di concentrazione di polline. La settimana prossima il bollettino non sarà pubblicato, l’equipe è in trasferta per un congresso.
