L’uso del suffisso peggiorativo, o spregiativo, indica un peggioramento qualitativo che si vuole evidenziare. Normalmente si aggiunge -accio/accia o alternativamente -azzo o azza. In questi giorni sui media locali, forse per l’approssimarsi delle elezioni sì è dato notevole risalto al problema delle erbacce e di come finalmente si sia deciso di affrontare il problema. Ci sarebbe da capire come verrà tecnicamente affrontato il problema, se – è il caso di dire -alla radice o se si tratterà di un intervento che potrebbe avere addirittura un risultato contrario. Siamo comunque evidentemente in presenza di un caso di fitoshaming. Perché mai si debba definire erbaccia, ad esempio, una pianta dalle magnifiche infiorescenze azzurre, come la cicoria, che pure mangiamo, se cresce indisturbata coprendo quasi del tutto un marciapiede (vedi via Federico Turano). Non sarà forse colpa di un amministratorazzo o di operatoraccio? Il bollettino indica un iniziale, ma deciso, decremento delle concentrazioni polliniche, soprattutto nel fine settimana. Pensiamo che le querce e l’olivo abbiano terminato la fase critica, le poacee continueranno a calare ma meno velocemente, mentre parietaria e la spora alternaria troveranno ancora condizioni favorevoli alla loro presenza.Oltre al polline di sambuco, papavero e ailanto (un alberaccio?) ha fatto la sua comparsa il polline di castagno e quello di artemisia.
