betulaceae

prova

alla famiglia delle Betulaceae appartengono due generi:

 

Betula, diffuso in ambiente montano fino al limite della vegetazione arborea, nel nord Italia e in tutto il Nord Europa; nel Lazio è segnalata la specie Betula pendula Roth nella Caldara di Manziana e sull’Appennino. Nella città di Roma è presente sporadicamente a scopo ornamentale.

 

al genere Alnus appartengono numerose specie diffuse lungo i corsi d’acqua e in ambienti umidi.
Presenti nel Lazio sono:

Alnus glutinosa L. Gaertn. (ontano nero)

ha foglie alterne, arrotondate e con apice smarginato, fiori unisessuali crescono sulla stessa pianta, gli amenti maschili lunghi e penduli, i femminili ovali, spuntano in primavera. I frutti globosi, simili a coni, permangono sui rami per tutto l’inverno. I semi sono accompagnati da escrescenze che consentono loro di galleggiare sull’acqua.

 

Alnus cordata Lois. (ontano napoletano)

 

si distingue dalle altre specie per le foglie ovali e appuntite, con base cuoriforme, e lungamente picciolate. La pagina superiore è verde e lucida, quella inferiore ha ciuffi di peli arancioni agli angoli delle nervature. Amenti maschili penduli, femminili ovali, frutti simili a coni. Cresce nel centro-sud della penisola, in ambiente umido, fino a 1300 metri di altezza. Molto usato nei rimboschimenti dei terreni argillosi e sassosi, e per il consolidamento delle frane.
Le radici dell’ontano formano associazioni simbiotiche con batteri che fissano azoto (genere Frankia), pertanto vengono piantati in terreni poveri per arricchirli di questo elemento.

Il polline

il polline dell’ontano è tetra-penta zonoporato, con ispessimenti della sexina a formare caratteristici arci (o festoni) tra coppie di pori adiacenti. Sotto ciascun poro l’intina si ispessisce in piccoli onci.

 

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